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I vantaggi del buono pasto digitale

22 Maggio 2023

Il buono pasto è un bonus che può essere conferito ai dipendenti di un’azienda in alternativa al servizio mensa oppure dell’indennità sostitutiva della stessa che viene corrisposta sullo stipendio. I buoni hanno generalmente un valore che si attesta tra 5 e i 10 euro (vedremo più avanti quali valori è opportuno scegliere per evitare imposte). Il dipendente può poi utilizzarli a sua discrezione presso supermercati, bar o ristoranti che aderiscono alla convenzione con l’azienda emettitrice dei buoni (online esistono numerosi siti ed app che elencano i locali convenzionati). Al buono pasto ha diritto ogni dipendente i dell’azienda (vedasi lettera C-bis dell’art.50 del Testo Unico Imposte sui Redditi) siano essi dirigenti, soci, liberi professionisti, impiegati a tempo determinato ed indeterminato, stagisti o tirocinanti.

Uno studio della SDA Bocconi ha evidenziato come il mercato dei buoni pasto si aggiri su un valore di 3 miliardi di euro, costituendo lo 0,72% del PIL, con 2,4 milioni di utilizzatori tra settore pubblico e privato e 150 mila esercizi convenzionati con le società. Nello studio si sottolinea come il buono pasto sia una convenienza tanto per gli esercizi commerciali (che aumentano clienti e fatturati) quanto per i lavoratori (il buono si aggiunge al loro stipendio, dando inoltre la possibilità di scegliere gli alimenti che preferiscono, nonchè di poter attingere da un gran numero di esercizi convenzionati): inoltre si contribuisce a far girare l‘economia del paese.

Perché un’azienda dovrebbe utilizzare buoni pasto elettronici?

Abbiamo visto come i buoni pasto costituiscano un’ottima alternativa a mensa o all’indennità sostitutiva della stessa. Ma occorre sottolineare un’importante differenza tra il formato cartaceo – ad oggi il più diffuso – e quello digitale, in via di rapido sviluppo.
L’indennità sostitutiva del servizio mensa è soggetta a tassazione, mentre i buoni pasto no. Lo ha stabilito il decreto 122 del 7 giugno 2017; ponendo però la condizione che i buoni non superino cifre prestabilite. Tali cifre sono state modificate dalla legge di bilancio 2020, e sono rispettivamente €4 per i buoni cartacei ed €8 per i buoni digitali. Solamente i valori maggiori di questi saranno soggetti a tassazioni; si è così creato un risparmio di circa 400 euro l’anno a lavoratore.
La legge di bilancio 2020 ha provveduto ad alzare il tetto per la cifra non tassabile in formato digitale, e contemporaneamente ad abbassare quella del formato cartaceo. Perché questi incentivi? Il motivo è che il buono pasto digitale è tracciato e più sicuro, a differenza di quello cartaceo sul quale la firma apposta può non essere veritiera. Occorre tuttavia notare che per far sì che tasse non siano applicate, serve che i buoni pasto non sia assegnati solamente a determinate persone, bensì o all’intero gruppo di dipendenti oppure ad alcune categorie prestabilite (operai, dirigenti, lavoratori con più anzianità, etc). Ulteriore vantaggio è dato dal fatto che l’IVA dei buoni pasto, (4% per le aziende e 10% per i professionisti), è completamente detraibile.
Quindi nel momento in cui si rispetta il limite di €8 a ticket, il buono pasto digitale conviene tanto al dipendente quanto all’azienda, in quanto il primo avrà a disposizione una cifra maggiore, mentre la seconda non dovrà ne investire sul servizio mensa ne tantomeno versare l’indennità sostitutiva, con annessa tassazione.

Quali sono i vantaggi del buono pasto digitale?

Oltre sopra citato vantaggio dal punto di vista economico (sia dal lato azienda che dal lato dipendente), va tenuta da conto anche la praticità. Infatti mentre il buono cartaceo viene corrisposto tramite blocchetti, quello digitale è ricaricato da remoto o su smartphone o su card plastificata, con ovvio risparmio di tempo e di spazio e guadagno in termini di praticità. Si tratta anche di una scelta più green e che diminuisce le attese al momento della spesa, in quanto il tesserino si può inserire nel POS grazie alla sua banda magnetica.  

Al momento della spesa è possibile utilizzare un massimo di 8 buoni.

Inoltre è possibile realizzare tesserini predisposti a fungere anche come badge aziendali, in modo tale da integrare in una card unica le due funzioni.

Un altro vantaggio sta nel fatto che esiste un sistema di blocco in caso di smarrimento, e di riaccredito in una nuova card: impensabile con il vecchio buono cartaceo.

Quando scade il buono pasto digitale?

In termini di validità, il buono pasto digitale è assimilato a quello cartaceo. Tutti i buoni emessi tra Gennaio ed Agosto (compresi) valgono sino alla fine dell’anno di emissione, mentre i buoni emessi tra Settembre e Dicembre (compresi) hanno validità sino alla fine dell’anno successivo a quello di emissione.

Se ad esempio un buono pasto (cartaceo o digitale che esso sia) è stato emesso il 29 Aprile 2022, avrà scadenza 31 Dicembre 2022; mentre un buono emesso il 13 Settembre 2022 avrà scadenza 31 Dicembre 2023.

Come produrre i buoni pasto digitali?

Per produrre buoni pasto digitali occorre rivolgersi a specifiche aziende del settore: AMA Group lavora con le card da 30 anni; e provvede alla stampa delle carte (anche con PVC riciclato), all’applicazione di un chip adeguato, alla cifratura dei dati, alla personalizzazione del chip e alla spedizione direttamente al cliente finale.

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