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Carta privativa: dove la fedeltà incontra il sistema di pagamento

24 Agosto 2021

Carta privativa: dove la fedeltà incontra il sistema di pagamento

Dalla necessità di fidelizzare la propria customer base facilitandola nei pagamenti alle casse e con strumenti nuovi e sempre più tecnologici, nasce il progetto della carta privativa.

Ma cos’è una carta privativa?

La carta privativa è una Smart Card che funziona da carta di addebito sul conto corrente bancario valida solo per acquisti all’interno di un circuito chiuso, come ad esempio gli stores facenti parte di una catena e online.

Come funziona?

La carta viene quindi utilizzata sia per completare le transazioni che, al tempo stesso, registrare le interazione dell’utente con il brand.

La carta ha una tecnologia contactless, ha bisogno del PIN solo per spese superiori ai 25 euro.

Viene data all’utente in forma gratuita e permette di ricevere sconti, ottenere buoni acquisto, raccogliere e caricare punti e attività promozionali con altri enti.

I clienti ricevono direttamente a casa la card e separatamente il PIN segreto, tramite Posta target, può essere anche richiesta on line e ritirata presso il punto vendita di riferimento.

AMA Group ha contribuito allo studio della tecnologia del chip e della personalizzazione sviluppata all’applicativo.

Il chip utilizzato è un chip a memoria e rappresenta già un buon livello di sicurezza crittografica.

Volendo essere ancora più sicuri, una soluzione ancora più efficace è rappresentata dal chip PURE, compliance agli standard EMV, quindi con massima sicurezza antifrode.

I vantaggi della carta privativa

Il vantaggio per il marchio, dove in questo caso stiamo riportando il caso di un importante player nel mondo della GDO, è quello prima di tutto di non dover pagare nessuna FEE ai circuiti di pagamento come Visa e Mastercard.

La carta ha un PIN, questo significa che con il nostro chip la carta è uniforme ad elevati standard di sicurezza e al sicuro da possibili frodi, il cliente ha inoltre la possibilità di verificare i propri movimenti dal sito.

Si hanno passaggi agevolati per i pagamenti alle casse, sconti personalizzati ogni raggiungimento di un soglia di raggiungimento punti ( dove il cliente avrà successivamente la libertà di scegliere i prodotti da scontare), monte punti che sarà maggiore rispetto alla classica fidelity.

In più sulla carta è attiva la funzione di cash back per accumulare denaro per spese successive.

La carta è utilizzata anche come strumento per convenzioni con enti esterni quali ad esempio cinema, teatri, mezzi pubblici e agenzie di viaggio.

Utilizzando la carta come strumento di pagamento, con vantaggi maggiori rispetto ad una fidelity, il nostro cliente è riuscito ad acquisire, a fronte di un investimento iniziale contenuto, nuovi clienti e fidelizzare maggiormente la propria customer base.

Risultati ottenuti

Con il sistema di pagamento a circuito chiuso il brand come detto non è tenuto a pagare alcuna fee ai vari sistemi di pagamento.

Inoltre grazia alla registrazione, è possibile raccogliere molti più dati rispetto ad una registrazione di una classica fidelity, con il risultato che il Brand avrà una tale quantità di dati da permettergli di fare una profilazione veramente dettagliata capendo anche in quali punti deve allungare l’orario di apertura, oppure dove effettuare la spesa gratuitamente a casa.

Le statistiche dicono che oltre 10.000 card attive il nostro cliente sia passato al 90% del venduto in più.

Il che significa che ci ha la carta, sia essa privativa o fidelity, spende di più di chi non ce l’ha.

Il fenomeno della carta privativa è in continua crescita poichè induce a maggiori consumi.

Dall’analisi di un nostro altro cliente, questa volta nel mondo del retail, si è visto come altri vantaggi possono essere un calendario promozionale riservato, uno sconto medio del 10% sui prodotti e l’anticipo sui saldi.

Il risultato? 300.000 contratti per 500.000 mila carte. Sul totale dei clienti (circa 5 milioni) i tesserati attivi sono più del 5% ma fanno il 25% delle vendite, con uno scontrino medio doppio rispetto ai non tesserati.