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Programma Fedeltà: lo strumento indispensabile per la ripresa

26 Aprile 2021

Dall’indagine dell’Osservatorio Fedeltà risulta che nei tre mesi successivi al lockdown circa 6,7 milioni di famiglie hanno modificato le proprie abitudini per la spesa nel settore alimentare. Questo particolare fenomeno detto “Switching” ha toccato molti marchi nel nostro Paese. Le domande che ci poniamo immediatamente sono molto semplici: i brand hanno saputo sfruttare questa situazione? L’offerta al consumatore è stata rivista in modo tale da ottenere vantaggi dalla vicinanza, l’assortimento, il rispetto delle nuove norme? In altre parole, le insegne hanno saputo trattenere i clienti? E cosa stanno facendo per non perdere terreno?

Entriamo subito nel vivo della questione.

Secondo un’indagine di “Promotion” il fenomeni dello switching tra i consumatori italiani iscritti al programma fedeltà si riduce notevolmente, in particolare tra coloro che prima di marzo 2020 ne erano utilizzatori frequenti.

Questo perché secondo vari sondaggi gli italiani mettono ancora oggi il famoso “Programma Fedeltà” al primo posto tra i metodi col quale il supermercato entra in contatto con loro. 

Ma come si sono attivati i brand per dare attenzioni al cliente…lavorando come abbiamo detto ad inizio articolo per mantenerlo?

Le strategie spesso si sono riversate su tre obiettivi principali:

1)Mantenere i programmi attivi, ovvero estendere le scadenze nei concorsi per accertarsi che il cliente non subisca un danno;

2)Supportare comunità o iniziative benefiche, per esempio alcuni marchi hanno raddoppiato i punti destinati alla Croce Rossa e similari. Questo ha inevitabilmente associato il marchio al mondo sociale

3)Aumentare il valore del programma fedeltà verso il cliente, abbassando le soglie per avere accesso al catalogo premi. 

Questo punto lo abbiamo lasciato per ultimo perché lo riteniamo più importante. 

Tornando ai dati dell’Osservatorio Fedeltà, nel 2020 più del 50% delle aziende italiane avevano un programma fedeltà, in particolare il 60% nel b2c e il 33% nel b2b. 

Andando ancora di più nel dettaglio il 90% dei programmi fedeltà comunicano con i clienti in via digitale ed arrivano a quota 65% le imprese che personalizzano la comunicazione ai clienti.